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PERCORSI DELLA FEDE NEL TEMPO

Partenza dalla pensilina 25 dell’autostazione degli autobus di Bologna per San Giovanni in Persiceto: Castrum Persicela. La località risale al periodo intorno al 727, allorchè i Longobardi, capeggiati da Liutprando, occuparono questo territorio dopo aver attraversato e sfondato la linea di difesa bizantina.

Si visiterà il ‘tesoro’ della Collegiata S. Giovanni Battista, con preziose reliquie di epoca medioevale e i luoghi architettonicamente più caratteristici del paese. Qui ricorderemo anche la figura di Giuseppe Fannin la cui causa di beatificazione è ancora in corso, ma che di fatto gli viene riconosciuto l’appellativo Servo di Dio.

Proseguimento verso il vicino borgo Le Budrie – dove sorge il santuario dedicato a Santa Clelia Barbieri fondatrice delle Suore minime dell’Addolorata, canonizzata il 9 aprile 1989 da Giovanni Paolo II. Nell’oratorio di San Giuseppe sono conservate le reliquie della santa. Il suo impegno inizia prestissimo come  “operaia della dottrina cristiana” cioè come catechista a soli  14 anni, dove in parrocchia presto diventa l’anima del gruppo, che proprio grazie a lei riprende vitalità. Con tre “operaie” si stabilisce un’amicizia che le porterà a  vivere insieme, in una piccola comunità che si inserisca come lievito nella vita parrocchiale. Nasce così la “famiglia di Clelia”, che vive in povertà estrema affidandosi alla Provvidenza. Mentre la “famiglia” cresce, comincia a declinare la salute di Clelia, in preda alla tubercolosi. Muore il 13 luglio 1870, promettendo di essere sempre presente tra le sue “sorelle”. Nel primo anniversario della morte, le “sorelle” riunite nella camera in cui è spirata sentono per la prima volta la voce di Clelia che prega insieme a loro. Un fenomeno che, da allora in poi, si è ripetuto ed è stato documentato più di 150 volte, segno meraviglioso della comunione dei santi che li lega a noi quaggiù.

Si proseguirà quindi per NONANTOLA. Sosta per  pranzo libero.  Pomeriggio dedicato all’Abbazia (il cui Abate è il vescovo di Modena data l’unione delle Diocesi) , che non  è solo museo, ma un luogo vivo, abitato dai fedeli, che qui si radunano, per celebrare  i misteri della fede e dove ci si può raccogliere in preghiera, avvolti nel silenzio di quest’opera. Qui sarà celebrata la S. Messa. A seguire la visita  dell’Abbazia risalente al  752, ripercorreremo la  sua grande importanza nel corso del Medioevo fino ai giorni nostri, e nonostante le numerose risistemazioni o gli interventi di restauro subiti, rimane comunque inalterato il fascino, l’imponenza e le peculiarità costruttive e decorative proprie dell’età romanica. Nella sua immensa cripta riposano i sacri resti dei sette Santi a partire da S. Silvestro così come la reliquia della Santa Croce – donata da Costantino ad ambasciatori carolingi giunti a Costantinopoli per un’ambasceria. Mentre nell’adiacente Museo di Arte Sacra si conservano rare e preziose opere d’arte, segno evidente di quella devozione e di quell’amore per la cultura che, fin dal suo sorgere, hanno caratterizzato questo cenobio, che ha la capacità di farci viaggiare alle radici della nostra fede e della storia complessa e molto coinvolgente del nostro territorio.

Al termine rientro a Bologna previsto nel tardo pomeriggio.